I miei lettori mi perdoneranno se anziché parlare del risultato dei referendum propongo ancora un episodio della saga che vede protagonista il mio politico preferito, il ministro Giulio Tremonti, ma l'occasione fa la blogger ladra.
Come non parlare della proposta di riforma fiscale del Nostro? Dimostra un equilibrio che non gli conoscevamo, ma il bello della politica è appunto la sorpresa.
Anzitutto il Nostro, in evidente stato di grazia, propone un sistema fiscale più semplice. Amen.
Secondo di poi, un sistema fiscale senza privilegi (o con meno privilegi). Osanna.
Terzo: l'esempio deve venire dalla classe politica. Alleluja!
Ma attenzione: i commenti a caldo sulla proposta del Nostro non sono teneri; Tremonti fa discutere all'interno della sua stessa area politica.
Alemanno: "Bisogna fare le riforme, ma non si possono fare degli spot elettorali";
La Lega attraverso il suo capogruppo alla Camera: "Valuteremo la sua ipotesi";
Casini: "Per ora sono solo chiacchiere, aspettiamo i fatti".
Il Reuccio, intanto, dopo l'amara sconfitta sul legittimo impedimento non calcola nemmeno di striscio il suo ministro e continua a vedere come prioritaria la riforma della giustizia rispetto a quella dell'economia.
Chissà che cosa intende, convinto com'è sulla tenuta del suo governo come se fosse anch'esso un dono della grazia divina...