Il discorso di Lady Gaga all'Europride di Roma mi suscita tre commenti.
1. Nonostante la pochezza della sua musica, Lady Gaga non è una stupida. Chiunque abbia scritto il suo discorso lei lo ha condiviso e diffuso con il cuore e con l'anima. Considerato poi che il suo pubblico include una nutrita schiera di giovanissimi, ecco che una popstar può fare opinione meglio della scuola e della tanto acclamata famiglia. Una bomba, insomma, lanciata proprio da un contesto dove la società è "altra".
2. La sua autocritica nei confronti della società statunitense, dove non è tutto oro quello che luccica, spinge tutti a riflettere sul mito americano che tuttora fa gola a chi i diritti non ce li ha, come a mettere in guardia: c'è ancora molto da fare.
Che è un po' il senso del Pride: festa e diritti, guardiamo a ciò che c'è senza dimenticare di vigilare su ciò che ancora non c'è, anche dietro le righe.
3. La traduttrice del filmato rai diffuso in rete ha omesso un dettaglio fondamentale del discorso di Lady Gaga.
Quando la popstar invita a chiedere giustizia e diritti per tutti, lo chiede adesso: NOW, una parola che esce dalle sue labbra come un grido e forse per questo non è stata compresa. Ma il senso del Pride è anche questo: adesso, o comunque il prima possibile. Non si può ancora attendere, no.
4. I miei attenti lettori obietteranno che i commenti dichiarati erano tre.
Infatti: questo numero 4 non lo è. I fischi della folla nel momento in cui Lady Gaga ha pronunciato la parola ALEMANNO, per l'appunto, si commentano da soli.