L'ipocrisia della nostra classe politica è evidente e tuttavia, seguendo la logica del fango (quello da gettare in faccia al prossimo, beninteso, e non l'argilla per gli impacchi), parimenti si sarebbero dovuti denunciare i politici pro scuola pubblica che fanno svernare i propri figli tra le protettive mura di prestigiosi istituti privati, i politici ecochic alla guida dell'enorme suv non propriamente parco nelle emissioni, i politici paladini della sanità che si curano nelle migliori cliniche private a spese dei contribuenti, cioè noi, e chi più ne ha più ne metta.
Lungi dal fare un favore alla collettività, mossa semmai ad una comprensibile disapprovazione delle sue farneticazioni, l'intento del collega blogger è semmai, a mio avviso, eminentemente scandalistico.
Ed anche qui, sebbene non sia un terreno poi così arduo, c'è da dire che egli ci riesce a metà: aprendo la scarna paginetta di listaouting per scoprire, finalmente, chi sarebbero i politici italiani "gay ma omofobi", resterebbe delusa persino la portinaia più pettegola della sua categoria.
L'impressione che ho scorrendo l'elenco di nomi è controversa. L'operazione intera mi sembra fare leva sui sentimenti più volgari e caciaroni del popolo italiota, spinto dove lo porta il cuore, diciamo, dagli intenti allusivi del primo che capita.
Dalla lista, per l'appunto, non manca nessun ingrediente per titillare la malizia del popolino.
Tutto fa brodo: dal politico di estrema destra, come ad alludere all'antico e mai svelato legame tra esercito e selvagge monte militaresche di deretani virili, al politico cattolico che fa tanto bravo papà che mette a letto i figli e poi esce di casa per andare a trans, dal politico voltafaccia (è ben noto che i voltafaccia oggi sono etero e domani non lo sono più) al grande nome sempre necessario per fare audience, Formigoni nel nostro caso, che dietro la paradigmatica castità di ciellino chissà cosa nasconde. E via dicendo.
Davvero non sentivamo la mancanza di questo outing forzato e chissà quanto poi corrispondente alla realtà nonché, fra l'altro, preso troppo sul serio da tutti.
Ma per non essere da meno del collega di listaouting anch'io propongo un giochino: lo smascheramento dei blogger che dalla privilegiata posizione di anonimato che internet garantisce a tutti noi, senza peraltro invitarci ad abusarne, gettano volentieri il fango di cui sopra in faccia ai malcapitati politici, più o meno meritevoli (ammesso che vi sia qualcuno meritevole di un simile trattamento) di essere smascherati come chicchessia.
Caro collega di listaouting, la politica è una cosa seria.
E le serie operazioni scandalistiche, detto tra noi, anche.