luna bianca luna nera è la luna del calendario, quella di tutti i giorni, perché in questo blog si parla di ciò che succede e di come lo sentiamo.
l'una bianca, l'una nera: qualcosa ci piace, qualcos'altro invece no. perché anche la luna ha un suo fondo di inquietudine.

venerdì 30 settembre 2011

La giaculatoria del pachiderma


Vendere, vendere, vendere.
E' stata questa la giaculatoria del pachiderma di Radio Londra, Giuliano Ferrara, giovedì sera 29 settembre su RAI 1.


Già il 18 ottobre scorso (2010) dalle pagine de Il Foglio, il fornitore ufficiale di lardo del berlusconismo, si sperticava nella peggiore delle non-proposte politiche per rimettere in sesto i conti dello Stato: vendere i beni pubblici.http://www.ilfoglio.it/soloqui/6500


Conti che, nel precipizio del debito, sono finiti grazie e soprattutto alle non-politiche di questo non-governo. Non-politiche che, nonostante siano state fondate sui tagli alla spesa pubblica, più che sul rilancio dell'economia, non hanno evitato un debito pubblico tra i più alti al mondo.


Dunque, vendere i beni pubblici è il consiglio che il pachiderma Giuliano sente di dare di vero cuore a Tremonti. O meglio svendere. Regalare il patrimonio dello Stato per 4 denari (dopo aver impoverito il paese) ai nuovi padroni, presso i quali questa classe politica (quasi trasversalmente) ha assunto il ruolo di sguattera, o ancora peggio lustrascarpe con grasso di pachiederma.
Nemmeno amministratori di condominio, che pure è una vergogna per un politico a cui è affidata la responsabilità di curare gli interessi della collettività. Ma del resto questa classe politica è il frutto di un golpe legislativo come il porcellum, giusto per restare in tema di lardo.


Una classe politica lurida che, dopo aver deliberatamente fallito nell'amministrazione dei beni pubblici, invece di tornarsene a casa, e perché no, ripagare il paese del danno arrecato, prende la scorciatoia dello smembramento dello Stato e dei beni comuni: li vende ai privati. Privati, o meglio, sottratti alla collettività che li ha pagati fin anche con il sangue, alla quale non resterà nulla, se non l'unto rancido e consunto tipico della povertà, mentre lorsignori continueranno arroganti nello sbafo. Grasso che cola sulle nostre teste.


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