luna bianca luna nera è la luna del calendario, quella di tutti i giorni, perché in questo blog si parla di ciò che succede e di come lo sentiamo.
l'una bianca, l'una nera: qualcosa ci piace, qualcos'altro invece no. perché anche la luna ha un suo fondo di inquietudine.

venerdì 30 settembre 2011

la Brambilla in salsa verde

Scusate la monomania.
Ma ho scovato un articolo gustosissimo firmato nientemeno che dal vate del cattolicesimo non secolarizzato sul web, il direttore di Pontifex.Roma.it Bruno Volpe, e non ho resistito.

Il suddetto articolo, com'è brava consuetudine di Pontifex, impasta allegramente ingredienti diversi per la gioia del palato dei lettori.

La ricetta in questione, succosa e invitante, parte dall'elemento base Umberto Bossi, sorta di polenta verde di mais padano igt molto apprezzata da Volpe, aggiunge un sentore di pastori (nessuno pensi ai pascoli alpini: qui si tratta di anime) della Cei, indigesti a Volpe dopo le recenti dichiarazioni di Bagnasco (ma si sa: un po' di peperoncino dona alle pietanze quel giusto tocco esotico che, se preso in piccole dosi, non può certo considerarsi dannoso) e infine approda all'ingrediente fondamentale che, come il prezzemolo, conferisce quell'aroma nazionalpopolare e sempre uguale a se medesimo che piace un po' a tutti: i gay.

Ora dobbiamo sapere, e per nostra fortuna ce lo dice Volpe, che la ministra del turismo Michela Vittoria Brambilla avrebbe patrocinato le attività gay-friendly, ossia quei luoghi di svago e soggiorno nei quali i gestori non passano ai raggi X da testa a piedi ogni coppia omosessuale che osi chiedere una camera matrimoniale, con grave disappunto del direttore di Pontifex che considera "sconveniente (sic!) che si apra ai gay e conceda loro delle agevolazioni".
Già.
Il direttore insiste nella sua caritatevole preoccupazione per questo ennesimo ghetto nel quale i suoi amici omosessuali verrebbero reclusi. 
"Siamo del parere" prosegue Volpe "che seppure non discriminabili e meritevoli di ogni rispetto, i gay sono portatori intrinseci di disordine morale e sociale, di scarsa pulizia morale, non per colpa, ma per genetica infermità o per vizio sopravvenuto.
Pertanto già sarebbe tanto ospitare i gay in hotel normali, ma dare loro residenze ci sembra poco rispettoso della morale.
Il gay, infatti, è paragonabile al pastore cieco.
Anche nella società e nella politica i gay non dovrebbero poter assumere ruoli di guida o comando: come fa un cieco a guidare altri ciechi?
Entrambi finirebbero nel burrone della corruzione etica."

Qui mi fermo anche perché, per nostra fortuna, si interrompe persino il direttore, la cui tranquilla attitudine ad affermare candidamente quanto riportato sopra mi sorprende e non poco.
Ma veniamo al dunque: la ricetta di cui sopra.
La ministra Brambilla, colpevole di dare ascolto alle esigenze di una minoranza sudicia e corrotta, e Umberto Bossi che Volpe definisce "scarpa grossa e cervello fino" dopo la di lui ultima esternazione (i vescovi dicano più messe, ha sibilato il senatur) si ritrovano insieme appassionatamente in una pietanza lombarda che suggerisco ai palati fini dei miei simpatici lettori.

Prossimamente, grazie a Pontifex.Roma.it, la vostra affezionata Calliope Nera, novella Suor Germana in erba del web, si dedicherà ad altre appassionanti ricette tipiche del Belpaese per il vostro diletto e la vostra fantasia culinaria.