luna bianca luna nera è la luna del calendario, quella di tutti i giorni, perché in questo blog si parla di ciò che succede e di come lo sentiamo.
l'una bianca, l'una nera: qualcosa ci piace, qualcos'altro invece no. perché anche la luna ha un suo fondo di inquietudine.

lunedì 2 maggio 2011

Un prete "sui generis".



Avevo già sentito parlare di Don Giorgio De Capitani, tempo fa mi è capitato di notare in rete il suo “prego perché a Berlusconi venga un ictus”. 
Ha un suo sito, la pagina su Facebook , Twitter e un canale su You Tube.
Questo sopra è un’intervista al tg la7 del 6 Aprile scorso e devo dire che vale la pena sentirlo perché ne ha per tutti, ma in particolar modo prende di mira l’ipocrisia della Chiesa, e non posso non essere d'accordo con lui, su grandi temi come aborto, preservativo e testamento biologico (mi chiedo come possa esserci ancora dentro vista la miserevole considerazione che ne ha). Anche la presa di posizione troppo morbida del Vaticano nei confronti dello stile di vita un po’ “allegro” del Presidente del Consiglio, del suo modo di concepire lo Stato, la Giustizia, il rapporto uomo-donna è oggetto delle sue critiche. 
Insomma, Rosy Bindi, come cattolica antiberlusconista, non è niente rispetto a lui! Don Giorgio è arrivato ad augurare un ictus a Berlusconi!! In nome di Dio!!
Certo sarebbe una soluzione facile, io stessa ho commentato simpaticamente quella frase promettendo una conversione immediata se si fosse avverata, ma non credo che estirperebbe il problema: il berlusconismo, che ha messo radici profonde e ramificate. 
L’arroganza, la superficialità, l’uso spregiudicato della cosa pubblica ai fini personali, sfacciataggine, volgarità (nel senso più deteriore e becero del termine), la totale mancanza di rispetto per la donna, per le istituzioni e non solo, sono un’eredità che Berlusconi ci lascerà comunque e che ha cambiato, purtroppo, il modo di pensare di molta, troppa gente e i cui effetti si protrarranno a lungo. Bisognerà lavorare molto, sul paese e su noi stessi, per riportare alla luce un’Italia migliore, nella quale vivere, e per la quale valga la pena lottare.

Mi permetto una domanda a Don Giorgio che comunque ammiro per le sue opinioni al di là della veste religiosa:
pensa che potrebbe ottenere qualcosa di più dal suo Dio se pregasse, invece, per gli Italiani?

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