Jean-Claude Trichet, presidente BCE |
Salgono i tassi di sconto, scende l’economia reale
Trichet, presidente della Banca Centrale Europea, nella conferenza ECOFIN tenuta l’8 aprile a Budapest, lancia l’allarme crescita e occupazione per l’eurozona.
“Nell’Eurozona abbiamo ancora un livello della disoccupazione inaccettabile” ha sostenuto il presidente della BCE.
Certo, siamo a livelli inaccettabili con il rischio, sempre più reale, di sprofondare in una crisi che va ben oltre l’immaginabile.
A pesare ulteriormente sulla condizione economica dell’Europa, secondo Trichet, sono la crisi mediterranea, quella libica in particolare e il dramma nipponico.
Come risolvere la crisi? Come restituire forza ai mercati a cominciare dal mercato del lavoro, lavoratori e imprese incluse?
Semplice. Per Trichet è necessario perseguire la strada del risanamento del conti pubblici. E fin qui con Trichet si può essere anche d’accordo. Le cose cambiano quando nel perseguire il risanamento dei conti pubblici la BCE non perde tempo nell’alzare i tassi di sconto, come è accaduto pochi giorni fa, e a perseguire la strada delle privatizzazioni. E’ quello che viene chiesto a tutti gli stati europei, vecchi e nuovi. Vendere il patrimonio pubblico, cederlo ai privati: demolire lo Stato.
Sale l’inflazione, siamo sempre più poveri
Come al solito, mentre sale l’inflazione e diminuisce il potere d’acquisto, si chiede al contribuente di accollarsi il peso di una crisi economica e finanziaria creata dal rapporto viziato tra potere politico e potere economico finanziario. La manovra della BCE, secondo le associazioni di consumatori, peserà per una media di 123,40 euro a famiglia e in particolare per le 2,3 milioni di famiglie che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile.
Salgono i tassi di sconto, il prezzo dei carburanti e dell’energia, insomma, il costo della vita, mutui compresi. Scende l’economia reale, quella dei lavoratori, quella delle imprese. E ora come ci riprendiamo? E’ tutto sotto controllo, secondo la BCE. Beati loro!
E intanto, mentre risale la candidatura di Draghi all’ECOFIN, Trichet si morde la lingua e mente a se stesso. Noi, invece, mentre il governo italiano è allineato e coperto, ci si prepara, sempre più poveri, a pagare!
giuseppe vinci
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