A stento si può credere che sia vera la notizia secondo la quale il senatore Carlo Giovanardi avrebbe organizzato, alla Camera dei Deputati, un convegno dal significativo titolo di «Viene prima l’uomo o la gallina?» in evidente polemica con gli animalisti: e invece è tutto vero.
Secondo le teorie di Giovanardi, passato dal consueto e ormai trito rancore verso gli omosessuali ad una vera e propria crociata in favore del consumo di carne, gli animalisti ed i vegetariani ostacolerebbero la diffusione del made in Italy: stando a Giovanardi, infatti, «il settore zootecnico rischia di andare in crisi per una martellante campagna animalista che contesta alla radice, ad esempio, la possibilità di utilizzare le pelli di animali per il made in Italy». A fare eco a Giovanardi ci si è messo anche il nutrizionista Giorgio Calabrese, intervenuto al convegno per sostenere che «la carne è fondamentale per far crescere i bambini, per mantenere gli adulti, soprattutto la donne nel periodo fertile e poi aiutare l’anziano a sostenersi nella longevità».
Come non averci pensato prima? Vegetariani e animalisti si uniscono ad abortisti ed omosessuali nella corresponsabilità del grave momento di crisi economica che il Belpaese sta vivendo.
L’idea in effetti è allettante: come non pensare a quanta fetta di mercato copre il consumo di bistecche alla fiorentina, boicottate dalle suddette categorie di individui antisociali a favore di una più misera ribollita? Per non parlare delle borsette di cuoio: senza l’intervento degli animalisti l’Italia potrebbe arrivare a competere addirittura con i cinesi nella produzione di pellame, devastandone il fosco strapotere internazionale dal sapore neocomunista.
Non fosse per i soliti anarchici, le teorie di Giovanardi risolleverebbero l’economia nazionale più e meglio di qualunque altra teoria socioeconomica. Sistemata è anche la crisi demografica: i tanti italiani che non riescono a diventare genitori sappiano infatti, per il tramite di un convegno organizzato ai fini del loro benessere non solo economico ma anche personale, che la carne rende più fecondi.
Che dire di fronte a tanta geniale semplicità? E’ l’uovo di Colombo.
E a quanti possano mai esprimere perplessità circa le idee che Giovanardi concretizza con grande impiego di denaro pubblico, il senatore, proprio come fece il celebre navigatore genovese a chi osò contestarlo per aver sistemato in piedi il celebre uovo ammaccandolo leggermente, non avrebbe che da rispondere: «Voi avreste potuto farlo, io invece l’ho fatto!»