Le dichiarazioni che, come mine vaganti, il re padano Umberto Bossi lancia all’indirizzo dei suoi ex colleghi di governo, tra i quali non si salva nessuno, ricordano decisamente i grandiosi voltafaccia tipici dei personaggi maschili delle italianissime opere liriche di Giuseppe Verdi.
Secondo il sistema di valori tipico di Bossi, infatti, per quanto Tremonti sia «un uomo valido» l’accoglienza di costui nella Lega, beninteso, «dipende da noi». Cioè da lui: il Senatur che, sfoderando il melodrammatico e sempre duro ferro, oggi dà e domani toglie.
Monti «è cattivo» (ma Manzoni avrebbe detto «bravo») perché con la sua riforma delle pensioni minaccia la categoria più indifesa e anche, per inciso, quella che probabilmente costituisce l’elettorato più credibile di cui disponga la Lega: i cosiddetti, testuali parole, «vecchietti».
Berlusconi, squillino le trombe, fino a ieri valoroso cavaliere nonché compagno di avventure di Bossi, sarebbe diventato nientemeno che «un comunista»: decrepito insulto ormai valido per tutte le occasioni e dunque figurarsi per questa. L’eroe decaduto è servito.
Monti «è cattivo» (ma Manzoni avrebbe detto «bravo») perché con la sua riforma delle pensioni minaccia la categoria più indifesa e anche, per inciso, quella che probabilmente costituisce l’elettorato più credibile di cui disponga la Lega: i cosiddetti, testuali parole, «vecchietti».
Berlusconi, squillino le trombe, fino a ieri valoroso cavaliere nonché compagno di avventure di Bossi, sarebbe diventato nientemeno che «un comunista»: decrepito insulto ormai valido per tutte le occasioni e dunque figurarsi per questa. L’eroe decaduto è servito.
Ormai il Senatur vive in un’opera. Come Bela Lugosi che, ineguagliato interprete di Dracula, dopo aver puntato la sveglia per l’indomani si coricava tutte le sere in una bara, così Bossi, al pari di quel Don Alvaro di verdiana memoria che, orfano, si riteneva discendente della famiglia reale Inca, incorona se stesso sovrano dello stato della Padania. E tuttavia, a ben vedere, un Bossi padano è sempre meno credibile.
E così, con buona pace di Wotan che dal Valhalla tuona le proprie ingiurie all’indirizzo del verdiano e, suo malgrado, mediterraneo Bossi, oltre alla neonata moneta forgiata in autentico oro del Reno la Padania crea anche nuovi posti di lavoro. D’altra parte, come fece notare un umorista statunitense, «l’opera lirica è un luogo dove un uomo viene pugnalato e, invece di morire, canta»: il massimo dell’efficienza.