I sondaggi del Corriere della Sera, riuniti nella rubrica dal significativo titolo di «Di’ la tua» e che nelle intenzioni del famoso quotidiano «hanno l’unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità», rivelano simpatiche sorprese sulle preferenze del popolo italiano.
Dai ristoranti del Friuli al dibattito ecologista sulle motoslitte, da Monti agli storici attaccanti del Milan, dai controlli antievasione all’opportunità del prato finto negli stadi, scorrere le risposte offre uno spaccato della mentalità del Belpaese.
Veniamo così a scoprire che, alla domanda «Stati Uniti: per mille dollari una macchina decifra il nostro Dna e calcola la predisposizione a certe malattie. La usereste?» gli italiani hanno risposto sì nel 74,8% dei casi: in barba alla crisi, per la salute non si bada a spese. Ma quando si tratta di dire la propria sull’argomento «Gli immigrati dovranno pagare fino a duecento euro per il permesso di soggiorno. È giusto?» il 64,8% risponde sì: a ciascuno la propria parte di sacrifici economici.
Se di fronte al quesito «Appello del club alpino lombardo contro le motoslitte: “rovinano le Alpi”. Siete d’accordo?» gli italiani, mostrando una encomiabile attenzione ai problemi ambientali, votano in massa (87,7%) per il sì, alla domanda «A Milano debutta l’area C, a Roma due giorni di targhe alterne. Ritenete utile questo tipo di misure?» la massa dei perfetti ecologisti si disperde e risponde sì soltanto una risicata maggioranza, lasciando immaginare che l’odiata motoslitta non faccia altro che rovinare le meritate ferie dei vacanzieri in suv.
Il sondaggio più alla moda, tuttavia, fa leva sull’inconscio: «Berlusconi: mai adozioni per i single né equiparazione tra unioni etero e omosessuali. Sei d’accordo?». La maggioranza degli italiani, va da sé, accanto agli scrupoli per l’integrità del territorio e alla tutela dei propri figli contro il pericolo immigrazione, è d’accordo con l’ex presidente del Consiglio. Il quale, tra parentesi, non si capisce a che titolo si permetta di intervenire su una questione che non lo dovrebbe più riguardare. Ma si sa: in Italia ciò che viene messo alla porta rientra puntualmente e sistematicamente dalla finestra.
Come il machismo: alla domanda «È giusto che delle giornaliste che vogliono condurre i telegiornali venga valutata anche la bella presenza?», infatti, rispondono no solo 44 italiani su 100: nell’era delle veline e degli ex premier orgogliosamente eterosessuali il vero talento resta sempre uno solo. E il vero volto dell’Italia, parimenti, non si smentisce mai.