La crisi economica è arrivata a un punto tale da spingere molte persone a compiere azioni impensabili, che in me suscitano perplessità e stupore:
un signore ha pensato bene di acquistare un’intera pagina del Corriere della Sera al fine di sollecitare tutti i cittadini italiani all’acquisto dei titoli di Stato, per far sì che la nazione non debba essere ancor più stretta dalla morsa della crisi. Chi ha avuto questa singolare idea non è un imprenditore facoltoso e potente come Della Valle ma bensì un libero professionista, un tal Giuliano Melani, responsabile leasing di una banca.
Quello che vorrebbe Melani è che gli italiani comprassero i titoli italiani anche con un basso rendimento in modo che le richieste di acquisto su Btp, Cct, Ctz determinino una scia di acquisti tali che elimini lo spread con in Bund tedeschi.
Per la cronaca, il libero professionista pistoiese si è obbligato a comprare, lunedì prossimo, 20.000 euro in Btp, che si aggiungono ai 20.570 sborsati al Corriere della Sera per riservare tutta una pagina per il suo annuncio.
Nella mia modesta conoscenza della situazione, avrei alcune cose da contestare al patriottico Melani:
1°- Il nostro debito pubblico è “già” posseduto da italiani, per oltre il 50%, non ricordo più esattamente quanto, ma comunque una percentuale enorme rispetto agli altri paesi. E’ per questo che il simpatico duo Germania/Francia tutto sommato non si dà troppo da fare per aiutarci, mentre sono pronti a obbligare tutta l’Europa a svenarsi per salvare a forza la Grecia: perché il debito greco è nelle mani dei loro istituti di credito, mentre nei nostri confronti non sono poi così esposti.
2°- Non vedo proprio perché dovremmo continuare a finanziare imperturbabili governi in grado solo di sprecare denaro.
3°- Non stia troppo in pensiero il libero professionista toscano: ci “obbligheranno”, in ogni caso, a finanziare il debito pubblico nei prossimi anni: a botte di patrimoniali da piegarci le gambe.
4°- Quanti sono gli Italiani che, per assurdo, si potrebbero permettere questa botta di vita?
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