E' il 28 marzo del 1941. La guerra sconvolge l'Europa.
A Rodmell, nel sud dell'Inghilterra, l'acqua del torrente scorre portando via con sé le vestigia dell'inverno. Mi piace pensare che l'olmo sia già in fiore.
O forse no. Forse è troppo presto per un Paese del nord.
Morire pochi giorni dopo l'equinozio, quando luci ed ombre si contendono ad armi pari la giornata, è un evento singolare. Ma si dice che la primavera non giovi ai depressi e porti con sé risoluzioni di suicidio.
Tra le vittime di guerra, quel 28 marzo del 1941, si contano gli oltre duemila marinai italiani deceduti nella battaglia di Capo Matapan. Più una vittima della propria depressione e della paura e del dolore della guerra, suicida a Rodmell, in quel sud dell'Inghilterra dove mi piace pensare che un olmo sia già in fiore.
Quel 28 marzo del 1941, riempitesi le tasche di sassi, Virginia Woolf si toglie la vita, annegandosi nel torrente che scorre via portandosi con sé le vestigia di un terribile inverno di guerra e la certezza che la guerra non finirà mai, per lei.
Lei che non può più combattere.
Lei che riposa sotto un olmo che ogni primavera fiorisce costringendoci al ricordo di una guerra non finita.
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