luna bianca luna nera è la luna del calendario, quella di tutti i giorni, perché in questo blog si parla di ciò che succede e di come lo sentiamo.
l'una bianca, l'una nera: qualcosa ci piace, qualcos'altro invece no. perché anche la luna ha un suo fondo di inquietudine.

giovedì 14 aprile 2011

Un cavallo val bene una messa.



Se non fossero sufficienti le cose che sappiamo già da tempo sui vergognosi privilegi che si acquisiscono ad occupare una poltrona a Montecitorio o quelle apprese recentemente come l’assistenza integrativa ai deputati e ai loro familiari, vi posso aggiornare su un incredibile ulteriore spreco del denaro pubblico. E sia chiaro che quando parlo di denaro pubblico non parlo di economia ad alto livello, parlo di soldi, pecunia, moneta sonante che esce dalle tasche ormai miseramente vuote di un popolo lavoratore e pagatore di tasse e balzelli, per entrare in quelle di chi di soldi ne avrebbe a sufficienza e, nonostante ciò e consapevolissimo della situazione estremamente deficitaria, continua indefesso ad approfittare vergognosamente della situazione, con la palese complicità di governi incapaci (dico “governi” perché non c’entra solo l’attuale governo, di cui si può dire tutto il male possibile, ma anche i  precedenti).
Si parla di un ente, e fin qui niente di strano, ormai sappiamo quanti enti ci sono in Italia che non hanno nessuna ragione di esistere.
Il nome di questo ente: U.N.I.R.E.,  Unione Nazionale Incremento Razze Equine.
La finalità di questo ente: la promozione delle razze equine per favorire l'utilizzazione del cavallo come strumento di riabilitazione fisica e psichica dell'uomo.
Ora, io amo gli animali e sono contenta che qualcuno se ne occupi, ma che ad occuparsene siano 176 dipendenti ognuno dei quali ha a disposizione un ufficio di 48 metri quadrati in un palazzone su via Cristoforo Colombo, nel quartiere romano dell'Eur, mi sembra francamente fuori da ogni logica. Ma non finisce qui: nel bilancio dello Stato, l'Unire, che figura come un ente pubblico non economico (?!?!?), è riuscito a scavare un buco di 83 milioni a fine 2009 e questo vuol dire che ogni stipendiato, dal segretario generale all'ultimo degli uscieri, ha prodotto in media un debito di oltre 471 mila euro.
Ma la cosa più paradossale è che fin dal 2004 la Corte dei conti si affanna a dire che : ” L'ente risulta privo di un sistema di programmazione e pianificazione delle attività, nonché di controllo interno”.
Nel 2005 :” L'Unire è stato sottoposto a una verifica amministrativo-contabile dalla quale sono emerse irregolarità di bilancio e contabilità”.
E i magistrati nel 2010 :” La Corte non può non censurare la scarsa efficacia della gestione commissariale”.
E qui entra in campo il governo, sempre pronto alle richieste legittimate da buoni propositi umanitari, e, negli ultimi due anni, REGALA un finanziamento straordinario di 300 milioni e promette una “pezza” anche per il 2011!!!
Questo mentre tutto il resto dell’Italia è nello sfacelo più completo.
Che dire? Non c’è limite al peggio, ma si potrebbe sempre metterlo prima d’arrivarci.
Questo è l’articolo…..da leggere con devozione…

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