luna bianca luna nera è la luna del calendario, quella di tutti i giorni, perché in questo blog si parla di ciò che succede e di come lo sentiamo.
l'una bianca, l'una nera: qualcosa ci piace, qualcos'altro invece no. perché anche la luna ha un suo fondo di inquietudine.

lunedì 11 aprile 2011

Presunte integrazioni.

Non so se il mio concetto di integrazione sia assolutamente personale però ritengo che certe cose esulino parecchio dall’argomento e siano talmente insignificanti da non meritare l’importanza che gli danno. Parlo del burqa, quel particolare capo d’abbigliamento tradizionale delle donne di alcuni paesi di origine islamica, principalmente l’Afghanistan, che continua ad essere indossato anche nei paesi occidentali dove gli islamici emigrano. Ribadisco: TRADIZIONALE, il che vuol dire che non c’entra niente con le prescrizioni dell’Islam che si limita all’obbligatorietà del velo.
Sia chiaro che io sono la prima a pensare che le donne islamiche abbiano bisogno di essere affrancate da una società maschilista quasi schiavizzante, quello che non mi va giù è che, in nome di questa famosa integrazione, nei paesi cosiddetti civilizzati, si proibisca, addirittura con una legge, alle donne arabe di portare il burqa nei paesi che le ospitano. Parlo della Francia, paladina dell’anticonformismo, dove addirittura si è arrivato all’arresto di due donne che, in una manifestazione contro questa legge, rivendicavano il loro diritto a portare questo indumento. Si parla di integrazione limitando la libertà di ciascuno di vestirsi come cavolo gli pare! A me sembra assurdo.
Si puniscano gli uomini che ammazzano le loro mogli o figlie che si occidentalizzano, ma si lascino le donne libere di portare quello che vogliono, che sia una libera scelta insomma, un’imposizione è tale sia da una parte che da un’altra. Sarebbe come se si imponesse agli islamici di mangiare per forza carne di maiale, non c’è nessuna ragione per farlo, sul piano personale ognuno deve essere libero di seguire le proprie tradizioni, la propria cultura, religione. Non è questa l’integrazione, l’integrazione è  semplificazione, tolleranza, rispetto nel segno del dialogo e del multiculturalismo, riconoscimento dei diritti fondamentali di ciascuna persona.
E sinceramente trovo fuori luogo che politicanti superficiali e perlomeno incoerenti trovino il tempo di varare leggi del genere mentre l’Europa cosiddetta unita va a catafascio………mi sembra che ci sia altro a cui pensare.

2 commenti:

  1. Sì Gianna, sono d'accordo sul fatto che ognuno si possa vestire come gli pare, ma ci sono delle conseguenze, non drammatiche, ma di ordine pubblico o comunque relative al "riconoscimento" delle persone, che dovrebbero essere rispettate da chi è "ospite" in un paese con tradizioni diverse. Naturalmente le cose si possono risolvere se si è disponibili a riconoscere reciprocamente quei diritti a cui tu fai riferimento. E a questo proposito ti confesso che penso a una "rigidità maniacale" dei legislatori francesi, non dissimile però dalla "rigidità maniacale" dei musulmani col burqa.
    Ciao
    Paolo

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  2. @Paolo.
    Trovo la "rigidità maniacale" dei musulmani meno "rigida": ci sono donne musulmane che lo portano, altre no. Le ragioni saranno tante e diverse e probabilmente ci sarà anche chi è costretta a portarlo e chi ne fa una questione di tradizione.
    Proibirlo tout court è molto più coercitivo.
    Ciao
    Gianna

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