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sabato 20 agosto 2011

Fiera del Levante: quando il lavoro è estratto a sorte



Nella Puglia Migliore c’è spazio anche per la fortuna
Per lo svolgimento della prossima Fiera Campionaria Generale, che si terrà a Bari dal 10 al 18 settembre, l’Ente Autonomo Fiera del Levante, ha bandito una vera e propria gara a sorteggio per le 300 unità lavorative necessarie alla realizzazione dell’evento fieristico più importante del mezzogiorno d’Italia.
La Fiera del Levante, tra l’altro, è diventata, soprattutto negli ultimi anni, un appuntamento internazionale per le relazioni commerciali e culturali delle popolazioni del bacino del Mediterraneo rivolgendo una grande attenzione all’oriente e all’Africa sub-sahariana.
L’idea di tirare a sorte è del nuovo presidente della Fiera del Levante, il prof. Gianfranco Viesti, associato di Politica Economica alla Facoltà di Scienze Politiche all’Università degli Studi di Bari.
Sin dal giorno della sua nomina a presidente dell’Ente Fiera del Levante – il 17 febbraio 2011 – il prof. Viesti, vista la crisi che colpisce lo stesso Ente destinato da una legge regionale a finire nelle mani dei privati, aveva annunciato di voler assolutamente cambiare obbiettivi e strategie.
In questa direzione di rinnovamento e rilancio della fiera va questa bizzarra modalità di assunzione del personale (soprattutto hostess), per mezzo del sorteggio già avvenuto ieri 10 agosto. Da quest’anno, in oltre, tra gli altri provvedimenti c’è anche l’eliminazione dei biglietti omaggio. Gli interessati, operatori e curiosi, dovranno farsi carico della loro partecipazione.
Sono più di 9000 le domande arrivate da tutta Italia e compilate on line sul sito della Fiera del LevanteTutto per uno straccio di lavoro precario per soli 10 giorni e per un compenso lordo di 450 euro, dal quale dovranno essere sottratte le spese di trasferta e di soggiorno. Cosa ne resterà delle 450 euro lorde?
La notizia dell’iniziativa risale alla scorsa primavera e con tutta evidenza non ha stupito più di tanto nemmeno le forze sindacali, tanto meno gli assessori regionali al Lavoro Elena Gentile e alle politiche giovanili Nicola Fratoianni, quasi come fossero tutti convinti della bontà del provvedimento. Restano, intanto, irrisolti non pochi dubbi sulla strategia politica adottata dalla Puglia Migliore.
C’è da essere non poco straniti che, nella Puglia della Politiche Sociali, dei Bollenti Spiriti, del Piano Straordinario del Lavoro 2011 denominato “Puglia al Lavoro“,  un economista cattedratico come il prof. Viesti, non abbia trovato altra soluzione migliore per riconoscere, in chi cerca lavoro, merito ed esperienza, e si sia affidato alla sorte.
E’ come se, in assenza di proposte e soluzioni politiche, si preferisse consigliare a milioni di giovani disoccupati e precari di lasciar perdere i loro curriculum, meriti e titoli acquisiti con duro lavoro, sacrifici, una vita di stenti e tanta incertezza. Li si invita soprattutto ad acquistare confezioni formato famiglia di “gratta e vinci”.
E’ vero che la fortuna aiuta gli audaci, ma non vorremmo che anche nella Puglia Migliore serpeggi una subdola rassegnazione al gioco d’azzardo istituzionale.

Giuseppe Vinci

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