luna bianca luna nera è la luna del calendario, quella di tutti i giorni, perché in questo blog si parla di ciò che succede e di come lo sentiamo.
l'una bianca, l'una nera: qualcosa ci piace, qualcos'altro invece no. perché anche la luna ha un suo fondo di inquietudine.

lunedì 5 settembre 2011

Il presidente trivellatore

Ho la pelle d'oca. Certe notizie come quella di oggi ( http://www.repubblica.it/economia/2011/09/04/news/contratti_aziendali_derogano_legge_nazionale_commissione_bilancio_approva_emendamento-21216434/?ref=HREA-1 ) ti fanno rimanere persino il dubbio che non siano vere.
In pratica si dice che le aziende possono contrattare con il lavoratore le condizioni lavorative, fregandosene della legge italiana. Ma allora a che cosa servono le leggi? Ve lo immaginate un colloquio di lavoro, ora?

«Le mie condizioni sono queste: turni dalle 8 alle 18,30, senza pausa pranzo, può sbocconcellare qualcosa nei momenti in cui il lavoro è più tranquillo. Questo soltanto dal lunedì al venerdì, il sabato potrà fare soltanto dalle 8 alle 12:30»
«Ma scusi, il contratto nazionale del lavoro...»
«La mia azienda non osserva queste cose da femminucce. I miei dipendenti sono lavoratori che si danno da fare, non persone che pensano soltanto ai diritti e alle ferie. Lei vuole lavorare?»
«Ho bisogno di lavorare.»

Purtroppo orari di lavoro così li ho già incontrati di persona nelle piccole aziende, ed ora che avevamo toccato il fondo, il nostro caro presidente continua a trivellare. Non gli bastava aver toccato il fondo, vuole andare più in profondità. Forse vuole cercare il petrolio, ma a me sembra che si stia scavando la fossa... o forse è una mia vana speranza da tempo...
Ora non basta aver tagliato il pubblico (ospedali, università, poste, scuole, ...) e le piccole aziende, tagliamo anche le grandi aziende (nelle quali erano rimasti i pochi lavoratori con qualche diritto umano). Resta solo da sperare nell'umanità del capo d'azienda. Sto pensando a grosse aziende - come la Fiat, l'autogrill - com'è possibile che non ci sia un regolamento nazionale per i lavoratori?

Ma sì, facciamo lavorare 12 ore ciascuno, lascio a casa tanti dipendenti e quello che risparmio me lo intasco.
Licenziamo quando una donna va in maternità.
Licenziamo quando un lavoratore - che insieme al suo compagno/alla sua compagna non ha potuto realizzare il sogno di avere un figlio - decide di adottare.
Licenziamo quando una donna si sposa, perché potrebbe rimanere incinta.
(Né figli, né famiglia. Ma non dicevano di tutelare la famiglia? Dove? Vedo soltanto che tutelano la distruzione della famiglia.)
Licenziamo i lavoratori che sono anziani: si ammalano troppo ultimamente e i giovani hanno più energie.
Licenziamo i lavoratori antipatici: l'azienda deve essere unita e i collaboratori me li posso scegliere io come e quando voglio; tanto in questo periodo di gente che cerca lavoro ce n'è a sfare, c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Licenziamo chi ha un incidente sul lavoro: devo pagarlo mentre sta a casa a guarire? Così impara, la prossima volta sta più attento. Ha rischiato anche di rompermi la roba con quell'incidente.
Facciamo che faccio lavorare mezz'ora in più del mio vicino concorrente e pago uguale. Tenere il negozio aperto di più fa guadagnare di più.
Facciamo che, visto che il mio concorrente tiene aperto mezz'ora di più io faccio mezz'ora di più e anche l'orario continuato. Se vanno a lavorare per lui vuoi che non ci siano lavoratori che lo fanno per me?

Scusate i toni, ma dove cazzo stiamo andando? Ma è civiltà questa roba?
Ma la costituzione per che cosa è stata fatta? Le leggi per che cosa sono state fatte? Le lotte sindacali per che cosa sono state fatte?
Ci mancava giusto ora il trivellatore di leggi...

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