luna bianca luna nera è la luna del calendario, quella di tutti i giorni, perché in questo blog si parla di ciò che succede e di come lo sentiamo.
l'una bianca, l'una nera: qualcosa ci piace, qualcos'altro invece no. perché anche la luna ha un suo fondo di inquietudine.

mercoledì 7 settembre 2011

Grand Guignol

Imbattersi, in giro per il web, nelle meraviglie freak de IlGiornale.it è un'esperienza che, a chi come me non l'avesse finora ancora fatta, suggerisco nella maniera più assoluta.
Aprendo la home vengo investita in pieno dai fumi tossici e belligeranti della memoria dell'11 settembre. Oggi sarebbe il 7, dico io, ma è il caso di andare tanto per il sottile? A la guerre comme à la guerre. E l'Italia, come giustamente ha fatto notare qualche giorno fa Enzo Bianchi dal palco del Festival della Mente di Sarzana, volenti o nolenti è in guerra: con la Libia. Chissà se IlGiornale.it se n'è accorto.

Comunque sia, scorro la pagina e leggo i titoli: e con somma compiaciuta sorpresa mi trovo di fronte ad autentici piccoli capolavori di letteratura splatter.
Così scopro che Gesù, noto personaggio mediatico evidentemente sponsorizzato da IlGiornale.it, avrebbe più fans, almeno su facebook, di quanti non ne conti Lady Gaga;
che due turisti, francesi in Francia, avrebbero rinvenuto un dente umano dentro una salsiccia (il tutto per più di una volta);
che d'Alema si sarebbe dato alla degna, antichissima pratica della viticoltura, vendendo il capitalistico yacht in favore dei più rurali ettari di terreno necessari al fine di cui sopra;
che tot occhi, tot orecchie, tot pezzi di fegato, tot tratti di colon sarebbero stati trapiantati in altrettanti pazienti in lista d'attesa, di tale e tal altra età, il tutto farcito di numeri cifre anni minuti secondi e picosecondi, per amore di scientificità;
che in Libia, per l'appunto, seicento tra orsi e leoni (orsi e leoni in Libia???) starebbero morendo di fame nello zoo (ah, ecco);
che lo sciopero di ieri sarebbe stato un flop: frequentato solo da vecchi avanzi di balera e studentelli punkabbestia;
e che, ciliegina sulla torta, quel depravato di Pisapia avrebbe vagliato l'ipotesi di distribuire nelle scuole elementari milanesi un libriccino a fumetti in cui le famiglie omosessuali vengono, orrore e vergogna, equiparate a quelle eterosessuali. E qui si tocca davvero il fondo.

La giornalista che firma questo capolavoro ci rammenta, testuali parole, che "Piccolo Uovo, il protagonista del fumet­to, è un gamete femminile. Come ognun sa, deve congiungersi con il gamete maschile, più comunemente detto spermatozoo, perché nasca un bimbo o una bimba. Ma il naturale concetto di maschi­le e femminile sembra ignoto al racconto per gli asili".

Ora mi permetto io di rammentare alla signora o signorina giornalista quanti modi di genitorialità alternativa esistono da che mondo è mondo, che ci spingono a riflettere che se è vero che la vita in senso biologico nasce dall'incontro tra gamete maschile e gamete femminile, è altrettanto vero che la vita in senso lato nasce dall'amore: e questo amore può scaturire dai genitori biologici, auspicabilmente, ma anche, come è verificato da che mondo è mondo, da persone che non hanno generato il figlio in senso stretto; e aggiungo che colgo sempre un certo livello di morbosità in coloro che si autoinvestono del titolo di difensori della vita biologica, come a dar da intendere che si fa ma non si dice, e motivano la loro crociata con le solite trite e ritrite categorie biologiche di maschile e femminile, inadeguate a trasmettere il senso di quello che di bello la vita contiene o dovrebbe contenere: ossia, appunto, l'amore.

Forse che, perdendosi tra sanguinolente narrazioni di salsicce transgeniche, animali in guerra, tenori squartati, spermatozoi a caccia di ovuli e altre amenità da Grand Guignol, dalle parti del IlGiornale.it abbiano smarrito anche il senso dell'amore?
Può essere. E' troppo semplice l'amore e non fa notizia.
E tutto sommato va bene così: perché priverebbe il pubblico del piacere truculento di concedersi ogni tanto, rigorosamente a stomaco vuoto, la lettura de IlGiornale.it.